Insalata in Busta: ecco il motivo perché in molti non la acquistano più

Insalata nelle confezioni non si comprano più - iFood.it (Fonte foto Canva)
Cambiano radicalmente le abitudini quotidiane: sempre più persone stanno decidendo di non acquistare più l’insalata in busta. Ma qual è il vero motivo?
Un tempo sembrava impensabile poter comprare dell’insalata già pronta, confezionata in pratiche buste, da servire direttamente a tavola senza bisogno di lavare foglia per foglia o di dedicarci troppo tempo. Una comodità a cui molti si erano abituati con piacere.
Negli ultimi anni, infatti, le abitudini alimentari dei consumatori si erano orientate verso la praticità: l’insalata in busta era diventata un vero alleato in cucina, già lavata, tagliata e spesso proposta in versioni miste e variegate. Un modo veloce per avere sempre un contorno fresco a portata di mano.
Eppure, qualcosa è cambiato di nuovo. I dati recenti parlano chiaro: i consumi di insalata confezionata stanno diminuendo e il motivo ha già lasciato molti senza parole.
Insalata in busta: crollano i consumi, ecco perché
Come abbiamo accennato, l’insalata in busta è sempre stata molto presente nelle case degli italiani: un contorno “last minute” pronto da servire, ideale per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare alla leggerezza. Tuttavia, recenti studi hanno spinto molti consumatori a rivedere questa scelta.
Ad accendere i riflettori sulla questione è stato uno studio condotto dall’Università di Torino, riportato da GreenMe.it e successivamente rilanciato anche da NotizieBenessere. Il dato che è emerso ha fatto riflettere moltissime persone.
Il vero motivo del ripensamento: attenzione ai batteri
Secondo quanto riportato, lo studio dell’Università di Torino ha riscontrato una presenza significativa di microrganismi e batteri all’interno delle confezioni di insalata già pronta, di quelle che si acquistano comunemente nei supermercati. Inoltre, le fonti sottolineano un altro dettaglio importante: l’insalata in busta dovrebbe essere conservata sempre a una temperatura inferiore agli 8 gradi, ma a quanto pare questo requisito spesso non viene rispettato in modo costante, soprattutto durante il passaggio dalla grande distribuzione alla conservazione casalinga.
Tuttavia, molte aziende del settore hanno voluto chiarire: le insalate confezionate vengono lavate almeno due volte in vasche con ricambio continuo d’acqua, proprio per ridurre al minimo la presenza di germi e batteri e garantire qualità e freschezza.
Un ultimo consiglio, però, è bene tenerlo sempre a mente: prima dell’acquisto, controllate bene lo stato della confezione. Se l’insalata in busta vi sembra gonfia, meglio evitarla. Potrebbe già essere compromessa.